In questa pagina sono presentati diversi percorsi didattici dedicato alla società del Basso Medioevo.
Adriano Prosperi parla dell'infanticidio nell'epoca moderna a partire da un caso concreto accaduto a Bologna nel 1709. Un fosco caso di infanticidio diventa crocevia di un acceso dibattito in cui principi teologici, morali e scientifici si scontrano intorno all'essenza della vita e alla natura dell'anima. Che cosa è possibile conoscere di chi resta ai margini della società o vi si affaccia solo per il tempo brevissimo di una nascita subito seguita dalla morte? Questa domanda antica è alla luce della storia di una donna, processata per infanticidio, e di suo figlio. Fissare l'attimo iniziale della vita fu il problema su cui si vennero progressivamente concentrando conoscenza scientifica e dottrine religiose.
La vicenda di Lucia rimanda a quelle di moltissime donne dell'epoca sua, il suo caso si situa nel quadro delle concezioni dell'identità umana e dei rituali elaborati per fissare i confini tra i vivi e i morti. La sorte sua e quella di suo figlio appaiono cosí inestricabilmente legate al modo in cui quella cultura risolse un problema antico e ricorrente nella storia delle nostre civiltà: se esista e in che cosa consista la speciale natura dell'essere umano.
Come hanno vissuto gli svizzeri il secondo conflitto mondiale? Che cosa ricordano e come rievocano quel passato? La mostra multimediale L’Histoire c’est moi risponde a questi interrogativi, dando la parola ai testimoni di un periodo storico controverso e appassionante. Fra il 1999 e il 2001 sono state intervistate 555 persone in tutte le aree linguistiche svizzere. Con i loro ricordi uomini e donne evocano episodi poco conosciuti o addirittura inediti sull’anteguerra e sulla seconda guerra mondiale e completano con questi racconti di vita la storiografia tradizionale.
L'Atis, Associazione ticinese insegnanti di storia, è nata il 2 ottobre 2003 con l'obiettivo di riunire i docenti di storia della Svizzera italiana di tutti i gradi di scuola.
L'Associazione promuove la riflessione e il dibattito sull'insegnamento della storia e sulle diverse correnti storiografiche.
Difende la professionalità dell'insegnante di storia nell'ambito di una scuola sempre più messa sotto pressione dalle esigenze di una società dominata dalle leggi del rendimento economico.